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Una lettura acritica della direttiva UE sulla parità dei salari

Lorenzo Vaiani

Grande risonanza mediatica sta avendo in questi giorni la nuova direttiva europea sulla parità salariale ma, come purtroppo spesso accade, buona parte dell'informazione italiana ne ha banalizzato il contenuto. Proviamo allora a capire (in maniera acritica) quanto previsto dalla Direttiva UE n. 2023/970

Senza classe media non c'è futuro

Alberto Brambilla

I cittadini con redditi superiori a 35mila euro sono circa 5 milioni: da soli versano il 60% di tutta l'IRPEF ma, pur sostenendo il peso del nostro welfare, sono spesso penalizzati da provvedimenti iniqui, come quello sulla rivalutazione pensionistica, o esclusi da bonus e agevolazioni. Eppure, penalizzare la classe media del Paese vuol dire penalizzarne economia e sviluppo... 

Il problema dei salari italiani

Alberto Brambilla e Claudio Negro

Nel confronto con l'Europa a soffrire in Italia sono soprattutto le retribuzioni di fascia più alta, con il grosso dei salari distribuito abbastanza uniformemente in una fascia centrale medio-bassa: colpa anche di un sistema contrattuale vetusto, più propenso alla ricerca di sgravi fiscali che di stimoli per la produttività